Campionando qualche vecchio vinile

Nella casa dei miei nonni, dove mia mamma e i miei zii sono cresciuti, ho trovato una pila di 45 giri di musica pop italiana degli anni ’60 e ’70. Per essere preciso li ho trovati qualche anno fa e li ho portati a casa mia dopo aver comprato un giradischi, ma fino a che non ho capito che avevo anche gli strumenti adatti per campionare sono rimasti lì.

Per campionare in realtà basta avere un giradischi usb che permetta di trasferire in digitale il suono, se poi si ha anche una DAW (digital audio workstation, cioè un programma per assemblare e modificare l’audio) il lavoro di taglio e modifica dei suoni diventa più facile.

Ho cercato i suoni di singoli strumenti tra i vinili di Celentano, Adamo, I Bufali (un gruppo di garage rock italiano che assolutamente non conoscevo!), Milva e altri. Ho preso i punti in cui un basso, una batteria, archi, o voci si stagliassero da soli.

Una volta preso e modificato quello che mi serviva, ho iniziato a pensare a come assemblarlo. Non è stato semplice sia perché abitualmente non creo canzoni (e dunque non ho una mia tecnica per farlo), sia perché i suoni di partenza erano molto brevi e in alcuni casi anche molto diversi tra loro: bisognava dare coerenza. Vi risparmio tutti gli altri ragionamenti e vi dico che probabilmente il vero modello per quello che è venuto fuori è questo pezzo tamarrissimo di Gigi d’Agostino:

E ora il video della mia piccola creazione:

Il ginocchio è rimasto nell’inquadratura…

8 pensieri riguardo “Campionando qualche vecchio vinile

      1. E anche irresistibilmente comico! 🙂 Colgo l’occasione per dirti che ho sfornato un nuovo post, in cui racconto uno degli incontri più decisivi della mia vita… spero che ti piaccia! 🙂

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